(sin. Aloe barbadensis Miller; pronuncia: àloe o aloè) è una pianta succulenta della famiglia delle Aloeaceae ( Xanthorrhoeaceae secondo la classificazione APG III ), che predilige i climi caldi e secchi.
Morfologia
È una pianta carnosa perenne a portamento arbustivo, alta sino ad un metro.
Foglie
Sono disposte a ciuffo, semplici, lunghe 40–60 cm, lungamente lanceolate, con apice acuto, presentano cuticola molto spessa e sono carnose a causa degli abbondanti parenchimi acquiferi presenti al loro interno. Presentano spine solo lungo i lati
È una pianta autosterile, si riproduce perciò solo con l’impollinazione incrociata, in quanto i fiori maschili e quelli femminili della stessa pianta non si incrociano tra loro.
Frutti
Sono costituiti da una capsula loculicida.
Coltivazione
In Europa le uniche coltivazioni di una certa estensione si trovano in Spagna. Ne stanno sorgendo anche in Italia, ma sono ancora di dimensioni limitate.[senza fonte] Le coltivazioni spagnole, essendo la Spagna membro dell’Unione europea, sono obbligate a rispettare norme di produzione molto più stringenti rispetto agli altri Paesi, garantendo così un prodotto di qualità migliore.
Nel mondo, l’aloe è coltivata in Africa, Australia, America settentrionale, America centrale, America meridionale, Russia, Giappone. La Repubblica Dominicana è il più grande produttore di gel di aloe vera nella regione dell’America Latina e uno dei punti forti di questo settore in tutto il mondo.[senza fonte]
Spagna, Grecia e Israele possono attualmente essere considerate le migliori zone di produzione e approvvigionamento al mondo.
Moltiplicazione
La moltiplicazione dell’aloe avviene per seme o per divisione dei polloni che si formano alla base della pianta.
Uso :
L’uso dell’aloe è molto antico, come testimoniato dal testo cuneiforme di alcune tavolette d’argilla ritrovate sul finire dell’Ottocento da un gruppo di archeologi nella città mesopotamica di Nippur, nei pressi di Bagdad, Iraq, e databili attorno al 2000 a.C. Nel testo si legge “… le foglie assomigliavano a foderi di coltelli”. L’aloe era nota e utilizzata anche presso gli egizi (es. citata nel “papiro Ebers” del 1550 a.C.) per i preparati per l’imbalsamazione (da qui “pianta dell’immortalità”) o per la cura e l’igiene del corpo o come cicatrizzante , nonché citata svariate volte nella Bibbia (es. Giovanni 19, 39: “…e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre” ) quale pianta aromatica o per la preparazione degli unguenti prima della sepoltura .
Lo studio sistematico di questa pianta iniziò solo nel 1959 grazie a Bill Coats, un farmacista texano, che mise a punto un processo per stabilizzare la polpa aprendo la strada alla commercializzazione dell’aloe senza più problemi di ossidazione e fermentazione. Parallelamente il governo americano dichiarò ufficialmente le proprietà curative di questa pianta per il trattamento delle ustioni. Da allora gli studi sull’Aloe sono molto attivi in tutto il mondo.
Da un punto di vista chimico si possono distinguere tre grandi classi di componenti nell’aloe: gli zuccheri complessi, in particolare glucomannani tra cui spicca l’acemannano, nel gel trasparente interno con proprietà immuno-stimolanti; gli antrachinoni nella parte verde coriacea della foglia ad azione fortemente lassativa e poi svariate altre sostanze come sali minerali, vitamine, aminoacidi, acidi organici, fosfolipidi, enzimi, lignine e saponine.
• Rigenerante: stimola la crescita dell’epitelio sulle ferite;
• Proteolitica e cicatrizzante: dissolve e assorbe enzimaticamente le cellule morte o danneggiate stimolando il processo rigenerativo;
• Antinfiammatoria: accompagna e aiuta a superare il processo infiammatorio;
• Antipiretico: dà sollievo al bruciore da scottature, infiammazione e febbre;
• Umettante: è idratante e favorisce la ritenzione di acqua nei tessuti della pelle;
• Analgesica: dà sollievo al dolore, anche in profondità;
• Fungicida: ostacola la crescita dei funghi;
• Virostatica: ostacola la crescita dei virus;
• Batteriostatica: ostacola la crescita dei batteri;
• Emostatica: riduce la fuoriuscita di sangue nelle lesioni;
• Antiprurito: dà sollievo nel prurito;
• Disintossicante: aiuta la disintossicazione del corpo dalle impurità delle tossine.
Tabella principi nutritivi e Sali minerali :
Costituenti % s.s. Lipidi 3,8
Proteine 7,0
Glicidi solubili 11,6
Fibra alimentare 59,1
Ceneri 14,4
Calcio 5,1
Magnesio 0,8
Sodio 1,9
Potassio 3,1
Ferro 0,04
Rame 0,02
Zinco 0,02
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