è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Boraginaceae.
Origine
La pianta è probabilmente originaria dell’Oriente, ed è diffusa in gran parte dell’Europa e nell’America centrale, dove cresce tuttora in forma spontanea fino ai 1000 m s.l.m.[1]. Viene coltivata in tutte le regioni temperate del globo. Il nome deriva dal latino borra (tessuto di lana ruvida), per la peluria che ricopre le foglie. Altri lo fanno derivare dall’arabo abu araq (= padre del sudore), attraverso il latino medievale borrago, forse per le proprietà sudorifere della pianta.
Descrizione
Pianta erbacea, spesso coltivata come annuale, può raggiungere l’altezza di 80 cm. Ha foglie ovali ellittiche, picciolate, che presentano una ruvida peluria, verdi-scure raccolte a rosetta basale lunghe 10-15 cm e poi di minori dimensioni sullo stelo. I fiori presentano cinque petali, disposti a stella, di colore blu-viola, al centro sono visibili le antere derivanti dall’unione dei 5 stami. I fiori sono sommitali, raccolti in gruppo, penduli in piena fioritura e di breve durata. Hanno lunghi pedicelli. I frutti sono degli acheni che contengono al loro interno diversi semi di piccole dimensioni.
Usi alimentari
Le foglie giovani sono variamente impiegate in cucina.
L’uso tradizionale è allo stato cotto delle foglie, che vengono utilizzate in molti piatti regionali per minestroni, ripieni per ravioli e pansoti in Liguria, torte e frittate. Tipico è il consumo in frittelle dei fiori e delle foglie (passate in pastella e poi fritte). La cottura elimina la peluria che copre le foglie. In moderata quantità le foglie giovani sono state usate crude in insalata e sono usati episodicamente in egual modo anche i fiori.
I fiori azzurri sono usati per colorare e guarnire i piatti e per colorare l’aceto; congelati in cubetti possono costituire decorazione per le bevande estive.
Possibile epatotossicità allo stato crudo
L’uso alimentare della borragine, allo stato crudo e in grandi quantità, è sconsigliato per la presenza, in alcune fasi vitali della pianta, di composti pirrolizidinici, a presunta attività epatotossica.
Da dare alle tartarughe in piccole quantità, e una volta alla settimana.
Valori nutrizionali
Borragine
Quantità per 100 grammi
Calorie 21
Grassi 0,7 g
Acidi grassi saturi 0,2 g
Acidi grassi polinsaturi 0,1 g
Acidi grassi monoinsaturi 0,2 g
Colesterolo 0 mg
Sodio 80 mg
Potassio 470 mg
Carboidrati 3,1 g
Proteina 1,8 g
Vitamina A 4.200 IU Vitamina C 35 mg
Calcio 93 mg Ferro 3,3 mg
Vitamina D 0 IU Vitamina B6 0,1 mg
Vitamina B12 0 µg Magnesio 52 mg
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