Testuggine Geochelone sulcata

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Geochelone sulcata
La Testuggine africana (Geochelone sulcata (Miller, 1779)) è un rettile appartenente all’ordine delle testuggini.
Distribuzione e habitat
Specie afrotropicale, il suo areale comprende il Ciad, ma è presente anche in Etiopia, Mali, Mauritania, Niger, Senegal e Sudan. Vive in boscaglie d’acacia, nelle zone desertiche ed aride, secche con escursioni termiche e scarsissima acqua. La temperatura del suo ambiente è costante e si aggira sui 30-31 gradi nelle zone più calde e 22 nelle zone più fredde. In ambienti con basse temperature e forte umidità possono provocare malattie delle vie respiratorie.

Descrizione
Geochelone sulcata è la testuggine più grande originaria del continente africano. Ha un carapace lungo fino a 85 cm e può pesare fino a 100 kg per i maschi. È dotata di un robusto rostro anteriore con cui è capace d’abbattere ostacoli, anche d’una certa consistenza.
Comportamento
Una testuggine  tranquilla e molto mansueta, col tempo si abitua anche ad accettare il cibo direttamente dalle mani dell’allevatore.
Il maschio di questa specie và allevato da solo, difficilmente infatti accetta la convivenza con altri esemplari della stessa specie, mentre gli esemplari giovani non presentano controindicazioni alla convivenza con esemplari di taglia analoga. Le femmine vengono tenute negli allevamenti e negli zoo assieme alla Geochelone pardalis, sua parente prossima.
Gli esemplari maschi nel giro di pochi anni sviluppano una forte territorialità, che si accentuata in special modo nel periodo riproduttivo. I violenti scontri che derivano dalle lotte fra maschi o dalla frenesia del desiderio di accoppiarsi rende obbligatorio prestare molta attenzione, durante questi episodi i maschi si spingono e si urtano violentemente col rischio di danneggiarsi a vicenda il carapace.

Temperatura
E’ una testuggine tropicale che predilige habitat asciutti, molto ventilati ed ama crogiolarsi al sole. L’ideale sarebbe poterla allevare all’aperto tutto l’anno (come accade per le farm africane che allevano e riproducono a scopo commerciale questi rettili) ma il clima Italiano, specie al nord, impone di allevare queste tartarughe in terrari per la maggior parte dell’anno ad eccezione del periodo estivo.
L’allestimento del terrario deve essere fatto in modo da creare una zona più calda, con temperature comprese fra i 30 ed i 36°C.
L’ideale è creare questa area “calda” facendo puntare una o più lampade in zone circoscritte in modo che al di fuori di queste il terrario abbia temperature comprese fra i 22 ed i 30°C.
Durante la notte possiamo far scendere la temperatura fino a 18-20°C.
Sconsiglio di utilizzare per riscaldare il terrario elementi come: piastre o rocce riscaldanti: queste venendo a diretto contatto con il piastrone dell’animale ne accelerano il metabolismo inducendo una crescita più rapida ed innaturale. La temperatura è un parametro ambientale particolarmente critico nell’allevamento in cattività dei rettili, non dimenticare di leggere la pagina dedicata a questo argomento.

Umidità
Evitate assolutamente che la percentuale di umidità relativa presente nell’aria all’interno del terrario superi il 60%. Potete considerare questo valore come un livello di guardia, meglio sarebbe mantenere percentuali ancor più basse, comprese fra il 45 ed il 55%. Consultate la sezione umidità cliccando su questo link per scoprire in che modo aumentare o diminuire la percentuale di umidità nel terrario.

Ricordatevi di non mettere mai la ciotola dell’acqua in prossimità delle lampade o di altri sorgenti di calore presenti in terrario. La Geochelone sulcata predilige ambienti aridi ed il suo fabbisogno idrico è soddisfatto quasi interamente da una dieta a base di vegetali. Una ciotola dell’acqua può essere messa a disposizione della tartaruga una o due volte alla settimana, deve essere bassa per permettere al rettile di abbeverarsi e non và lasciata all’interno del terrario per più di 1 giorno. Quando  sono allevate all’aperto possiamo lasciare invece la ciotola sempre a loro disposizione, avendo cura comunque di cambiare l’acqua almeno una volta al giorno.
Illuminazione
Tutti gli appartenenti al genere geochelone sono rettili diurni e attivi prevalentemente durante le ore più calde del giorno. La nostra testuggine  leopardo necessita di illuminazione solare diretta: la lampada UVB è indispensabile. Ottimi risultati nell’allevamento di questa specie sono stati ottenuti usando lampade ai vapori di mercurio, in grado di fornire uno spettro comprensivo di UVA e UVB. Questi ultimi indispensabili alla sintesi della vitamina D3 e a metabolizzare il calcio.

Temperature:
Adulti e subadulti
• Fotoperiodo : 12 ore – riscaldamento diurno: 8 ore
• Basking: 35/36 gradi
• Lato fresco: 22/24 gradi
• Notte: 18/20 gradi
• Umidità 40%/60%

 

Caldo e freddo nel terrario
Il ciclo stagionale:
La temperatura è un parametro ambientale particolarmente critico nell’allevamento in cattività dei rettili. Per introdurre l’argomento occorre ricordare che un terrario altro non è che una ricostruzione quanto più possibile fedele dell’habitat e dei parametri ambientali del luogo di provenienza del rettile.
Questi luoghi di provenienza dislocati nei vari continenti sono soggetti al ciclo delle stagioni, presentano quindi temperature diverse durante l’anno.
Temperature a cui il rettile si è adattato a vivere nel corso si migliaia di anni di evoluzione della specie. E’ insensato quindi affannarsi a mantenere, come molti fanno, temperature costanti durante tutto l’anno.
E’ corretto invece ri-creare il ciclo stagionale: temperature più elevate durante la stagione estiva e più basse durante il periodo invernale.
Teniamo inoltre presente che oltre alle variazioni stagionali ci sono variazioni legate al fotoperiodo, la temperatura è più alta durante il giorno, più bassa durante la notte.
Il ciclo stagionale oltre che delle variazioni di temperatura deve tenere conto anche del fotoperiodo, cioè del numero di ore di luce in una giornata. Le ore di luce sono direttamente proporzionali agli aumenti di temperatura, devono essere maggiori d’estate e minori d’invenro.
Una corretta gestione della temperatura e del fotoperiodo nel terrario favoriscono gli accoppiamenti.

Alimentazione
Abbiamo detto in precedenza che si tratta di un rettile vegetariano, andiamo quindi a definire quali vegetali ed in che quantità occorre mettere a disposizione della Geochelone sulcata per avere una testuggine ben nutrita ed in buona salute. Le erbe selvatiche come il tarassaco, il dente di leone, il trifoglio o l’erba medica sono alcuni degli alimenti base della Geochelone sulcata.
Molti allevatori forniscono anche la comune erba di campo, perdonatemi il paragone ma queste tartarughe sono delle vere e proprie “mucche”.
Una buona regola è di non fornire sempre lo stesso tipo di verdura ma di mescolare insieme almeno tre tipi diversi. In alternativa è possibile alternare la dieta su base giornaliera ma preferisco comunque offrire alla testuggine  la possibilità di scegliere da un ricco buffet piuttosto che presentarle una unica portata.
Anche le verdure che troviamo dal fruttivendolo possono costituire una valida integrazione alla dieta. Particolarmente gradite sono: la lattuga, l’insalata, le foglie del cavolfiore, le zucchine, le carote ed il radicchio solo per citarne alcune.
La verdura che acquistiamo o che raccoglieremo và lavata ed asciugata con cura: in giardino o nei campi vengono impiegati pesticidi o antiparassitari, nocivi se non letali per la tartaruga.
Perchè oltre a lavare è importante anche asciugare la verdura? Semplicemente perchè se non lo facciamo assieme ai vegetali la testuggine ingerirà una consistente quantità d’acqua che le potrebbe provocare diarrea e a lungo andare problemi intestinali più seri.
Teniamo sempre a mente che è una tartaruga che è adattata a vivere in ambienti aridi. Sempre per lo stesso motivo va evitata o quantomeno drasticamente ridotta la somministrazione di frutta.
A titolo indicativo è possibile offrire dei pezzetti di frutta (ad esempio: mela, pera o banana) mescolata alla verdura al massimo una volta ogni 7-15 giorni.
Vanno assolutamente evitate le scatolette ed i croccantini per cani e gatti. Si tratta di alimenti a base proteica e quindi assolutamente inadatti all’apparato digestivo della Geochelone sulcata.
Alle testuggini giovani la verdura và preparata quotidianamente tagliata e mescolata mentre per gli esemplari adulti è sufficiente posare il piatto con la verdura intera in terrario, penseranno loro a spazzolare via tutto! La quantità di verdura và determinata in base al numero di esemplari da sfamare e alle loro dimensioni.
Una regola dettata dal buon senso e che consiglio di seguire a chi si cimenta per la prima volta con l’allevamento delle testuggini è questa: date loro da mangiare la mattina, se avete modo controllate se la ciotola è vuota a metà giornata ed in questo caso provate a riempirla nuovamente.
Per concludere qualche considerazione sull’impiego di integratori di calcio o vitaminici. In base alla mia personale esperienza ritengo inutile il 99% degli integratori vitaminici presenti in commercio, le verdure fresche, non surgelate, sono una miniera di vitamine, risparmiate i soldi per delle buone lampade UV.
Per soddisfare il fabbisogno di calcio della vostra testuggine è sufficiente grattugiare dell’osso di seppia sopra le verdure con cadenza settimanale.
Le testuggini adulte sono invece in grado di sgranocchiare un osso di seppia interno come noi faremmo con delle patatine.
Una curiosità: provate a mettere una pianta grassa o una cactacea in terrario ed osservate cosa accade, con buona probabilità la tartaruga se la divorerà perchè questi rettili in natura se ne nutrono frequentemente.

Integrazione alimentari

L’integrazione dell’osso di seppia è importante, anche se alcuni esemplari sembrano non gradirlo.
Il supplemento di calcio D3 è necessario durante i primi anni di crescita dell’esemplare baby e durante il suo soggiorno in terrario. Sospendere la somministrazione quando la testuggine è ospitata all’esterno in giardino.
Un’alimentazione equilibrata a base di calcio, fosforo e fibre garantisce tutti i valori nutrizionali di cui l’esemplare necessita.

Allevamento in terrario

Quando si parla di testuggine, il primo aspetto da considerare nella realizzazione del terrario è la superficie. L’altezza pur venendo al secondo posto deve essere calcolata tenendo conto del volume d’aria, del ricircolo e del collocamento delle lampade.
E’ sbagliato ad esempio fare un terrario di 3 metri quadri di superficie e 40 cm di altezza perchè il volume d’aria all’interno sarebbe scarso e non permetterebbe di mettere le lampade a distanza di sicurezza dal rettile.

Sicuramente il terrario idoneo ad ospitare una tartaruga sarà a sviluppo orizzontale ma l’altezza non dovrà comunque essere inferiore ai 70 cm di altezza. Per uno o due esemplari baby di Geochelone sulcata un terrario idoneo potrebbe avere le seguenti misure: 80 cm di lunghezza, 60 cm di profondità e 70 cm di altezza. Le dimensioni cambiano per uno o più esemplari adulti, occorre lasciar perdere i centimetri ed iniziare a ragionare in metri. Il terrario idoneo ad ospitare un esemplare adulto potrebbe avere le seguenti misure: 3 metri di lunghezza, 1 metro di profondità e 70 cm di altezza.
Per una coppia o un trio occorre lasciar perdere un terrario e dedicare ai nostri animali un’intera stanza. Spesso i libri o alcuni siti consigliano misure basandosi sulle necessità dell’animale ma non sul buon senso. Terrari oltre i due metri di lunghezza ed il metro di profondità per essere funzionali devono essere accessibili da tutti i lati.
Perchè questo sia possibile devono venire posizionati al centro di una stanza, cosa che molte volte non è possibile.
Per il substrato del terrario consiglio di usare materiali che non trattengano l’umidità ma che nel contempo permettano di assorbire e rimuovere le abbondanti deiezioni che queste testuggini producono.
Vanno bene il fieno, i trucioli di legno e la segatura.
Attenzione alla segatura, che essendo prodotta per cavie, criceti e roditori, viene spesso aromatizzata. Non utilizzatela per le tartarughe!
Anche il pellet comunemente usato nelle stufe da riscaldamento, è un ottimo materiale per il substrato del terrario: è inodore, produce meno polvere rispetto alla segatura, assorbe molto meglio rispetto ai trucioli di legno e si rimuove più facilmente.

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